COVID-19: LA FASE 2 E IL COVID MANAGER

Forse ci siamo, forse si vede la luce in fondo al tunnel. I dati sono incoraggianti: diminuisce il numero dei contagi, diminuisce il numero delle vittime da Covid-19 ed il Governo, con una diretta di ieri sera del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, annuncia che dal 4 maggio inizierà la cosiddetta “fase 2”.

È previsto un leggero allentamento delle restrizioni alla circolazione, si potrà andare al parco per fare una passeggiata e sarà possibile spostarsi all’interno della propria regione per far visita ai propri congiunti, ferme restando le regole sull’utilizzo degli strumenti di protezione, quali guanti e mascherine, e sul divieto di assembramento.

Riapriranno anche molte aziende e molti uffici e milioni di italiani torneranno sul posto di lavoro. D’altronde, come lo stesso Conte ha sottolineato ieri durante la conferenza stampa, nonostante non si possa affermare di aver annientato il virus (anzi, il Presidente ha persino fatto riferimento alla possibilità che a seguito della riapertura possa verificarsi un leggero aumento del numero dei contagiati), non si può bloccare un Paese per troppo tempo, i danni economici sarebbero irrecuperabili. Quindi bisogna ripartire, bisogna avere coraggio e tornare gradualmente alla vita di sempre, proteggendo noi stessi ed i nostri familiari seguendo scrupolosamente le indicazioni igieniche che il Comitato Tecnico Scientifico ha elaborato. L’esito di questa riapertura, dal punto di vista del contenimento del contagio, dipende moltissimo anche da noi, dalla nostra capacità di rispettare le regole.

In particolare, all’interno dei luoghi di lavoro dovranno essere adottate delle misure molto rigide al fine di evitare il contagio tra colleghi, che prevedono l’utilizzo di guanti e di mascherine, la sanificazione degli ambienti, l’accesso contingentato alle mense e agli spazi comuni, l’igienizzazione delle mani e delle postazioni di lavoro.

Per assicurare il rispetto delle regole da parte di tutti i lavoratori, la Regione Veneto ha messo a punto un Piano di Riapertura “di prova”, che coinvolgerà una ventina di aziende per un totale di circa 3000 lavoratori. Tale Piano è basato su un vero e proprio Manuale comportamentale e sulla figura del Covid Manager, coadiuvato da un team di esperti medici del lavoro; il Piano verrà attuato in regime di prova fino al 4 maggio, per valutarne l’efficacia e la fattibilità, in vista delle riaperture disposte dal Governo con il nuovo decreto.

Tale sistema prevede delle rigide misure operative, dirette alle aziende, quali:

  • Informazione del personale e formazione
  • Utilizzo dei test di diagnosi
  • Garanzia del mantenimento della distanza di almeno un metro tra colleghi e collaboratori (ad esempio distanziando le scrivanie)
  • Sanificazione degli ambienti di lavoro
  • Vigilanza sulla puntuale igiene delle mani
  • Promozione dello Smart Working

A vigilare sul rispetto di tali indicazioni è il Covid Manager, una figura incaricata al fine di assicurarsi che tutti i lavoratori agiscano con coscienza e nel rispetto degli altri.

Si tratta di una figura che richiama il ruolo del responsabile sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori, previsto dal Decreto Legislativo 81/2008: con ogni probabilità, sarà proprio lui ad essere nominato Covid Manager, in quanto dispone della formazione adeguata per ricoprire questo nuovo incarico. In alternativa, il Covid Manager potrebbe essere individuato tra i responsabili delle Risorse Umane, anch’essi muniti di una preparazione e di una formazione tale da consentirgli di svolgere efficacemente questa funzione.

 

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L’Avv. Citroni assiste da sempre società e gruppi societari fornendo assistenza anche nel “day to day business”. Interessata al diritto di famiglia e dei minori, nel 2014 ha pubblicato l'e-book "Questioni di Famiglia". Attualmente, oltre a pubblicare articoli sul Blog dello Studio, collabora in modo attivo con vari siti web dedicati, rivolgendo attenzione sia alle famiglie, che ai consumatori.
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