Il testamento, è un atto scritto di ultima volontà, riconosciuto dalla legge, con il quale una persona, c.d. testatore, dispone dei propri beni, o parte di essi, dopo la sua morte. Vediamo in quest’articolo come scrivere testamento e quali sono le diverse tipologie di tale atto, evidenziandone i vantaggi e le caratteristiche.
La legge italiana prevede che con il testamento, oltre a disporre del proprio patrimonio è anche possibile riconoscere figli naturali o fornire disposizioni relativamente alla propria tomba. Ma come scrivere testamento? E’ necessario rivolgersi ad un Notaio? E’ possibile destinare una parte dei propri beni a persone che non sono membri della famiglia?
Non è necessario che i beneficiari di un testamento siano persone fisiche, può trattarsi anche di persone giuridiche come enti benefici, di pubblica utilità o di istruzione. In ogni caso, affinché la disposizione sia valida è necessario che il beneficiario venga indicato in modo chiaro e preciso così da essere facilmente individuabile da chiunque.
Con riferimento al contenuto, la legge consente al testatore di lasciare in eredità solo una parte dei propri beni. Questo significa che una quota deve essere sempre riservata ai parenti più stretti (c.d. legittimari) cioè il coniuge, i figli, o in assenza di figli, i genitori.
In altre parole, anche se ciò fosse contrario alla volontà espressa dal testatore, una quota del patrimonio ereditario, c.d. quota di legittima, deve essere riservata a determinati familiari. Ciò comporta che la parte del testamento che non dovesse rispettare la quota riservata ai prossimi congiunti non produrrà effetti ed i figli, il coniuge o i genitori che si vedessero pregiudicati, ad esempio, da una donazione ad un individuo diverso dagli stretti membri della famiglia, potrebbero agire contro di esso per il recupero di quanto gli spetta.
Le quote completamente disponibili da parte del testatore sono diverse a seconda di quali e quanti siano i parenti stretti che hanno diritto alla quota di legittima. Se si ha intenzione di scrivere il testamento, quali quote devono essere rispettate?
Nella tabella sottostante, la colonna a destra indica la quota riservata ai soggetti indicati nella colonna a sinistra.
EREDI | LEGITTIMA |
coniuge | 1/2 |
1 figlio | 1/2 |
più figli | 2/3 |
coniuge + 1 figlio | 1/3 al coniuge 1/3 al figlio |
coniuge + 2 o più figli | 1/4 al coniuge 1/2 ai figli |
ascendenti (genitori più nonni) | 1/3 |
coniuge + ascendenti (genitori + nonni) | 1/2 al coniuge 1/4 ai parenti |
Attraverso il testamento è sempre possibile lasciare in eredità un particolare bene o una quota del proprio patrimonio anche a chi non fa parte della famiglia, come amici e/o organizzazioni filantropiche, purché attraverso il testamento sia chiaramente espressa la volontà in modo chiaro e senza possibilità di generare dubbi di sorta.
Per approfondire come scrivere testamento, vale la pena avere presente che, secondo la legge italiana, esistono tre forme di testamento.
- Testamento olografo E’ la forma più semplice, economica e pratica, poiché può essere scritto in qualunque momento senza la presenza necessaria di alcun professionista. Affinché sia valido è richiesto il rispetto di alcuni requisiti, a pena di nullità. In particolare il testatore deve scrivere integralmente di suo pugno il testo, senza l’ausilio di mezzi meccanici, indicare la data (completa di giorno-mese-anno) e apporre la propria firma alla fine dello scritto. Nel caso in cui il testamento si componga di più pagine è opportuno numerarle e su ognuna di esse apporre la data e la firma. Un testamento olografo può sempre essere sostituito con un altro di data successiva che, automaticamente, va a sostituire il precedente anche se non se ne fa espressa menzione.
- Il testamento pubblico viene redatto dichiarando al Notaio le proprie volontà che saranno trascritte da quest’ultimo e lette ad alta voce alla presenza del testatore e di due testimoni. L’intervento del Notaio consente di evitare il pericolo di smarrimento o contraffazione nonché ogni contestazione in merito all’autenticità del testamento. Se redatto dal notaio, il testamento può essere revocato o modificato con un successivo testamento pubblico o olografo.
- Il testamento segreto può anche essere scritto con mezzi meccanici o da persone diverse dal testatore. Dopo essere stato redatto e firmato, dev’essere depositato in busta chiusa presso un Notaio, alla presenza di due testimoni. La busta viene quindi chiusa con un sigillo dal Notaio. Questo particolare tipo di testamento consente al testatore di non rendere pubbliche le proprie ultime volontà, ma nel contempo, assicura che queste vengano custodite da un professionista.
Ti sono chiare, quindi, quali siano le forme tramite cui è permesso scrivere testamento? Ti è mai capitato di essere nominato come beneficiario o di redigerne uno? Scrivici!
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La disciplina è troppo vecchia!!! Chi scrive piu un testamento di suo pugno? Ed un malato di parkinson???!!! O un paziente affetto da SLA? Basta pensare alla firma digitale!! E non sarebbe testamento olografo quello??? La normativa è vecchia… anzi… è morta!
Gentile Mauro,
Lei ha sicuramente ragione in merito alla necessità di modificare la normativa aggiornandola alle nuove tecnologie. Un esempio calzante potrebbe essere il testamento contenuto in un video. Secondo quanto disposto dal codice civile vigente un testamento simile non sarebbe valido.
La ringrazio per l’intervento.
I miei migliori saluti.
Buongiorno sig. Notaio,
vorrei porle i seguenti quesiti:
1. La successione con testamento prevede spese notarili elevate simili ad un qualsiasi atto notarile (es: vendita, mutuo, ecc)?
2. In caso di testamento depositato presso un notaio, come fa lo stesso notaio a venire a conoscenza della morte del testatore?
3, Il testamento che lede le quote di riserva dei legittimari è nullo?
Gentile Alessandro,
prima di risponderLe vorrei precisare che il nostro non è uno studio notarile, bensì uno studio legale.
In ogni caso, per quanto riguarda le spese notarili in caso di successione, non mi è possibile darLe una risposta precisa perché i costi variano a seconda del valore del patrimonio dell’asse ereditario. Approssimativamente il costo è di 500 euro, in media, ai quali bisogna poi aggiungere tasse, diritti catastali e marche da bollo.
Per quanto riguarda il caso della lesione della quota di legittima, il testamento non è nullo ma gli eredi hanno la possibilità di impugnarlo entro dieci anni dall’apertura della successione.
La invito comunque a rivolgersi ad uno studio notarile per ottenere informazioni più precise e parametrate sul Suo caso specifico.
Cordiali saluti
Grazie mille Gent.ma Laura,
Seguirò il suo consiglio.
Approfitto per porgerle i mie migliori saluti.
Alessandro